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CBAM: i valori predefiniti per il calcolo delle emissioni

CBAM: i valori predefiniti per il calcolo delle emissioni

Lo scorso 22 dicembre 2023, la Commissione Europea ha pubblicato i valori predefiniti da utilizzare per la presentazione della relazione trimestrale dettata dal nuovo Regolamento CBAM (Carbon Border Adjustment Mechanism).  Questo Regolamento (di cui avevamo già parlato in questo articolo precedente) rappresenta un elemento essenziale del Green Deal europeo, che ha come obiettivo, insieme alle proposte “Fit for 55” a ridurre entro il 2030, le emissioni di gas a effetto serra almeno del 55% rispetto ai livelli del 1990 e di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

Il CBAM prevede due fasi di implementazione: la prima è quella transitoria, iniziata il 1° ottobre 2023, che terminerà il 31 dicembre 2025, mentre la seconda che partirà il 1° gennaio 2026, rappresenta l’entrata in vigore definitiva del nuovo Regolamento.

In questa fase transitoria il CBAM si applicherà solo alle importazioni di cemento, ferro e acciaio, alluminio, fertilizzanti, elettricità e idrogeno. Le parti interessate (importatori, produttori e autorità) saranno tenute a raccogliere e presentare i dati richiesti su base trimestrale, utilizzando appunto i valori predefiniti dalla Commissione Europea: la prima scadenza è fissata per il 31 gennaio 2024.

In particolare nella dichiarazione CBAM dovrà essere riportato:

  • La quantità totale di ogni tipo di bene CBAM importato, espressa in MWh per l’elettricità e in tonnellate per le altre merci, specificata per ogni impianto che produce tali beni nel Paese di origine.
  • Le emissioni effettive di CO2 e incorporate derivanti dalla produzione dei beni.

In F.lli Mauri siamo da sempre molto attenti all’ambiente e alle questioni legate alla sostenibilità: crediamo fermamente che ogni azienda abbia il preciso dovere di mettere in atto ogni azione possibile per cercare di ridurre al minimo il proprio impatto ambientale. Non a caso molti degli investimenti che sono stati realizzati fino ad ora, avevano come fine principale quello di rendere la nostra produzione il più ecologica possibile, così da arrivare “pronti” agli importanti obiettivi del 2030 e 2050.

Per ulteriori approfondimenti:
www.adm.gov.it
www.taxation-customs.ec.europa.eu